Osservando il mare con il suo lento incedere delle onde che si infrangono sul bagnasciuga senza soluzione di continuità, siamo portati a pensare che tutto sia immutabile e che ciclicamente si ripeta sempre e costantemente la stessa storia.
Ma se osserviamo bene e con attenzione, ci accorgiamo che ogni onda è leggermente diversa dalla precedente e non ce n’è mai una uguale ad un’altra.
E se solo potessimo essere una delle molecole di acqua che del mare sono parte, ci apparirebbe subito chiaro che quella macroscopica immutabilità apparente cela una grande storia di trasformazione sul piano microscopico.
Si, perché la piccola molecola d’acqua, dal momento in cui è nata dall’unione di ossigeno ed idrogeno, ha iniziato un grande cammino di trasformazione che l’ha portata a vivere esperienze entusiasmanti, percorrendo in un continuo fluire luoghi incantevoli, terrificanti, puri, contaminati in una continua alternanza tra i poli della dualità che caratterizzano la manifestazione.
Se solo potessimo sederci con lei a scambiare due chiacchiere, avrebbe molto da raccontarci e con la sua esperienza potrebbe svelarci il segreto della vita che consiste di fatto nel seguire con fiducia quel moto continuo di trasformazione.
Trasformazione è cambiare forma senza modificare la sostanza e questo è esattamente quello che avviene con l’esperienza.
Tutto ciò che sperimentiamo ci plasma in un continuo divenire, senza però cambiare la nostra vera essenza.
Così come la molecola d’acqua nel suo viaggio che la ricondurrà al mare si arricchisce man mano di sapori e profumi, così noi nel nostro viaggio che ci riconduce alla fonte, ci arricchiamo di esperienze che entrano a fare parte di noi, senza però cambiare chi siamo veramente e cioè puro Spirito.
L’acqua resta sempre acqua finché non avrà completato il suo ciclo esperienziale e sarà pronta per la trasmutazione in una nuova specie chimica. Fino ad allora sarà sempre e solo acqua, ma mai uguale a se stessa, oggi liscia, domani frizzante, poi inquinata e poi nuovamente purissima.
Per noi vale la stessa cosa. Viviamo con entusiasmo l’esperienza di manifestazione portando con noi la memoria del nostro cammino, senza mai dimenticare di cosa siamo fatti e di quali grandi qualità siamo portatori, accettando con fiducia la trasformazione che di questa esperienza è motore.