Corriamo dalla mattina alla sera inseguendo obiettivi imposti da altri e non abbiamo mai tempo per fermarci un attimo per entrare in contatto intimo con noi stessi.
La frenesia ossessiva è l’unica cosa che ci fa sentire vivi e cerchiamo in modo spasmodico di riempire qualunque attimo con delle attività che ci logorano e ci sfiancano in modo da arrivare a sera ormai svuotati di ogni energia vitale e non possiamo far altro che accasciarci esausti nel letto per godere di un riposo instabile e tormentato che ci permette di ricaricare appena quel poco di energia che ci occorre per affrontare un nuovo giorno.
Cerchiamo di colmare il vuoto interiore che cresce giorno dopo giorno con il possesso di oggetti di cui non abbiamo alcun bisogno e che ci sottraggono spazio vitale, con relazioni interpersonali che non ci donano nulla e sottoscrivendo servizi che ci imprigionano nelle nostre gabbie dorate. Si, perché il cubo (le abitazioni moderne) ha il grande potere di bloccare ogni nostro slancio e il contatto intimo con la natura e con la nostra coscienza. Passiamo sempre più tempo nei cubi, passando dalla casa, alla macchina, al cubo in cui lavoriamo, al cubo in cui svolgiamo le nostre attività creative.
Il cubo crea una gabbia energetica potentissima che blocca la nostra creatività e l’espressione dei nostri talenti e questa cosa è tanto più forte per i bambini e i ragazzi.
Noi stiamo vivendo questa esperienza terrena per dar modo al nostro spirito di evolvere per poter tornare a ricongiungersi al Padre, dopo aver sperimentato la dualità del mondo manifestato su questo pianeta che è stato creato appositamente per questo nobile scopo.
Lo spirito evolve solo se vengono vissuti a pieno i talenti che ha scelto di portare con sé in questo viaggio e per aiutarci a capire quali siano, ci vengono incontro i bisogni.
Un bisogno ci segnala l’urgenza di vivere un nostro talento e quindi se ci alleniamo a riconoscere i nostri bisogni e ad agire per soddisfarli, saremo in grado di sperimentare la soddisfazione e il benessere.
Di bisogno in bisogno, compiendo le giuste azioni per soddisfarli, il nostro spirito evolverà e vivremo una esistenza piena e soddisfacente.
Il meccanismo è di una semplicità sconvolgente, ma la maggior parte delle persone corre costantemente sulla ruota del criceto e non riesce a percepire i propri bisogni.
Con le catene invisibili dei condizionamenti, non riusciamo a staccarci da questa implacabile ruota in cui ci hanno fatto entrare appena nati e in cui abbiamo subito imparato che è necessario correre sempre più forte per non essere travolti.
Si perché nella ruota non ci si può fermare, ma neanche si può rallentare, altrimenti si viene letteralmente travolti da tutti gli altri che corrono all’impazzata.
Ad alcuni accade ad un certo punto della propria esperienza terrena, di rendersi conto di essere nella ruota del criceto e di percepire in modo chiaro che questa corsa frenetica non sta portando da nessuna parte, ma rimaniamo sempre fermi nel medesimo punto. A questo punto inizia il vero tormento, perché la presa di coscienza ci rende sempre più pesante la permanenza nella ruota e al tempo stesso non sappiamo come uscirne.
Nella ruota abbiamo tutte le cose a noi famigliari e che ci fanno sentire al sicuro, mentre fuori c’è l’ignoto che ci terrorizza.
Allora cerchiamo di rallentare, ma subito sentiamo la spinta della ruota che ci vuol riportare alla sua velocità. Proviamo a sbirciare fuori e vediamo che ci sono delle persone, ma l’affanno cui siamo costretti nella ruota non ci permette una visione nitida.
Possiamo vivere anni in questo stato o addirittura tutta la vita, ma in alcuni casi, se la nostra coscienza è pronta, sentiamo una spinta irrefrenabile che ci fa fare il grande salto… e siamo fuori dalla ruota.
Inizialmente proviamo un grande senso di smarrimento, ma poi alziamo lo sguardo al cielo e per la prima volta siamo rapiti dallo splendore del cielo azzurro e della luce del Sole che ci illumina e ci riscalda. I nostri piedi nudi affondano nella madre Terra che ci fa sentire forti e stabili.
Ora siamo pronti per proseguire il nostro viaggio e correre liberi senza più il peso delle catene invisibili che ci hanno trattenuto fino ad ora. Possiamo decidere in ogni momento se correre o fermarci e sperimentiamo per la prima volta il vero senso della libertà che è vivere in perfetta armonia con il manifestato e in equilibrio sui vari piani che ci costituiscono e cioè fisico, emozionale, mentale e spirituale.
Pian piano ci risulta sempre più chiaro lo scopo di questa esperienza terrena e i talenti che dobbiamo mettere a disposizione degli altri.
Questa presa di consapevolezza ci rende nuovi e non siamo più in grado di vivere troppo a lungo nei cubi in cui prima trovavamo il nostro sollievo e la nostra tranquillità.
Abbiamo bisogno di aria fresca da respirare, acqua limpida da bere e in cui rigenerarsi, dei suoni della natura che diventano la nostra colonna sonora, dei colori e gli odori che la madre Terra ci dona con immensa generosità.
Non sarà tutto facile, perché troppo forte è ancora il condizionamento che ci portiamo dietro dalla nostra esperienza nella ruota, ma con amorevolezza, fiducia e perdono, abbiamo tutto ciò che ci serve per intraprendere questo entusiasmante viaggio.
Come ha cantato Battiato nella splendida canzone La cura “perché sei un essere speciale e io avrò cura di te”https://youtu.be/_71nuuNLwxo.
Non dimentichiamo mai che ognuno di noi è un essere speciale e che il nostro Padre Sole e la nostra Madre Terra non ci lasceranno mai soli.
Buon viaggio spiriti in evoluzione.
Credits: le immagini sono tratte dal web